L’arte di essere fragili

“Della lettura di un pezzo di vera poesia, in versi o in prosa, si può dir quello che di un sorriso diceva lo Sterne; che essa aggiunge un filo alla tela brevissima della nostra vita.” Giacomo Leopardi

Essere sensibili è una bella virtù, ma può diventare un difetto quando si trasforma in ipersensibilità.

Essere fragili non significa essere deboli, significa percepire più intensamente e avere impressioni più forti di tutto ciò che accade intorno.

“Il piccolo principe, che assisteva alla formazione di un bocciolo enorme, sentiva che ne sarebbe uscita un’apparizione miracolosa, ma il fiore non smetteva più di prepararsi a essere bello, al riparo della sua camera verde. Sceglieva con cura I suoi colori, si vestiva lentamente, aggiustava i suoi petali uno a uno. Non voleva uscire sgualcito come un papavero. Non voleva apparire che nel pieno splendore della sua bellezza.” Antoine de Saint-Exupéry

Le persone fragili a volte sono quelle che lo mostrano di meno, che nascondono le amarezze e I tormenti irrisolti e si proteggono con sorrisi.

“L’arte da  imparare in questa vita non è quella di essere invincibili e perfetti, ma quella di sapere essere come si è, invincibilmente fragili e imperfetti.”  Alessandro D’Avenia

Un cuore fragile se viene ferito diventa diffidente e sviluppa un carattere suscettibile.

Qualsiasi gesto, rimprovero, frase, sguardo può essere avvertito come minaccia.

Le persone segretamente fragili sono molto suscettibili alla gratitudine e all’ingratitudine.

Le delusioni vengono vissute con eccessiva ipersensibilità e a volte basta sfiorare la loro sottile corazza per sbloccare lacrime nascoste, ma anche un gesto generoso e gentile può suscitare lacrime di intense commozione.

“Sono gli amici che ci restituiscono la nostra immagine più vera,
perché  devono persino difenderci da noi stessi e dalle nostre smanie di distruzione, quando ci sembra che creare sia impossibile, che il compimento sia perduto per sempre, che il nulla ci meriti. L’amicizia salva perché ripara la nostra immagine più vera, restituendoci la fedeltà che rende felici nella nostra insopportabile fragilità. L’amico è colui che, pur volendoti bene, non ti nasconde le tue debolezze, i tuoi difetti, i tuoi vizi. L’amicizia si fonda dunque sulla somiglianza, ma si manifesta nella diversità, nelle contraddizioni, nelle differenze. A volte gli amici devono amarci più di quanto noi amiamo noti stessi. E questo richiede coraggio e pazienza.” Alessandro D’Avenia

Spaccare il guscio e lasciare che ogni fiore sia.

Questo è il compito di ogni maestro.

Difendere la bellezza delle nostre parti più fragili e prendersi cura della nostra sensibilità.

 

 

 

Agrimony é il Fiore di Bach indicato  per le persone che nascondono la fragilità e il proprio stato d’animo, le preoccupazioni, le paure o le ansie, dietro una maschera allegra e spiritosa.

Agrimony le libera dall’angoscia, dalla preoccupazione che vivono e che nascondono agli altri e le aiuta a riconoscere e condividere quelle pene e ansie che hanno sempre cercato di reprimere.

 

La descrizione del Dr Bach

Persone gioviali, allegre, piene di buonumore che amano la pace e sono tanto afflitte dalle discussioni e dai litigi che per evitarli sono pronte a rinunciare a molto. Sebbene in genere abbiano problemi e siano tormentate, inquiete, preoccupate mentalmente e fisicamente, esse nascondono le proprie preoccupazioni dietro a battute di spirito e ironie e sono considerate degli ottimi amici da frequentare. Spesso abusano di alcool o di droghe per stimolarsi e aiutarsi a sopportare le loro prove con allegria. Agrimony è indicato per le persone che, dietro una maschera allegra e spiritosa, spesso celano preoccupazioni, sofferenze o tormenti che nascondono a se stessi e agli altri.

La fragilità ci permette di scoprire la meraviglia.

Il riconoscersi piccoli ci fa percepire l’infinito.

“Hanno cercato di seppellirmi, ma non sanno che io sono un seme”.
(Proverbio messicano)

Poeti sono tutti quelli che “fanno”, che ricevono tutta la ricchezza che la vita può offrire, ne accolgono la fragilità e incompiutezza.

“Senza rose e senza libri siamo perduti, perché è perduta l’occasione di provare quella meraviglia che può innescare la felicità. I libri, se scelti bene, possono salvare davvero la vita, soprattutto quella fragile, facendole cogliere il frutto del futuro che ha dentro.” Alessandro D’Avenia

Ci volevamo nascondere come si nascondono le cose preziose;

per questo abbiamo scelto quest’isola.

«Fragilità il tuo nome è femmina» (Frailty, thy name is woman)

fa dire Shakespeare ad Amleto

 

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