Abracadabra

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“Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco.” Giordano Bruno

“Abracadabra”, è una parola che si usa spesso nelle favole, eppure è reale ed è nata in un tempo lontano. Viene dall’aramaico antico e significa “quello che dico creo”, perché gli antichi erano già a conoscenza del fatto che pensieri e parole hanno il potere di creare.

Alla base di ogni azione ed esperienza ci sono i pensieri, che anche se invisibili una volta prodotti diventano forze, attitudini, in grado di condizionare persone ed eventi. Possono interferire, stimolare, inibire o cambiare le cose, sia favorevolmente che sfavorevolmente.

Se pensiamo a qualcosa di positivo, il pensiero avrà un effetto positivo su di noi mentre il fatto di pensare negativamente produrrà naturalmente un effetto negativo. E’ meglio quindi fare attenzione a quello che pensiamo e diciamo.

Con i pensieri e le parole possiamo influenzare, ordinare, offendere, condannare, rompere amicizie, stringere accordi, modificare la realtà, guarire ferite profonde, sciogliere nodi esistenziali.

La loro forza dipende da quanto vengono ripetuti e dal fatto che possono essere amplificati dalla paura o dall’entusiasmo.

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“Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia. L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelli della covata e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini.

Per tutta la vita l’aquilotto fece quel che facevano i polli nel cortile, pensando di essere uno di loro. Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro.

Trascorsero gli anni e l’aquila divenne molto vecchia.

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Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d’aria, muovendo appena le robuste ali dorate.

La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita. “Chi è quello?”, chiese. “E’ l’aquila, il re degli uccelli”, rispose il suo vicino. “Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli. E così l’aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale.” Anthony De Mello

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renoir_girl_reading“Non ho alcun bisogno delle cascate del Niagara, la bellezza è ovunque. Non esiste nessuna persona, nessun paesaggio, nessun motivo che non abbia un interesse sia pur piccolo… e talvolta ben nascosto Quando un pittore scopre quel tesoro, subito gli altri sono d’accordo nel proclamare la bellezza del soggetto.”

(Pierre Auguste Renoir 1841-1919)renoir

 

 

 

 

 

 

LarchLarch è il fiore che dona la fiducia in se stessi.

Abbiamo bisogno di Larch quando ci sentiamo inferiori agli altri a priori, quando siamo fermamente convinti di non riuscire in qualcosa e non tentiamo nemmeno, quando ci confrontiamo con gli altri sempre a nostro svantaggio. La personalità resta troppo ancorata alle esperienze negative del passato,  certi limiti vengono accettati a priori come ovvi e contro questo ostacolo si arena ogni possibilità di evoluzione.

scala autostimaIl rimedio aiuta a modificare lo schema pensiero negativo “Non ce la faccio”

con quello positivo “Posso farcela”.

 

 

 

 

There are 7 comments.

  1. …lo faccio…e lo ri faccio.anche se combino guai!
    forse non diventerò mai una dea…ma son felice di rimanere Pollon..😂
    grazie Maddi!!!

  2. …da quando ti ho conosciuta…arriva il tuo aiuto provvidenziale sempre nel momento esatto! Grazie Maddalena!!! Un bacione

  3. Pienamente d accordo…la difficoltà sta nel tentare di districarsi fra una serie d ostacoli e mantenere la positività..anche se è bello constatare che è proprio questa la via.un bacio

  4. Grazie a Maddalena perché mi offre sempre degli ottimi spunti sui quali ragionare e lavorare 🙂

    • In reply to Ami

      Grazie a te! Questo punto è molto importante e occorre prestare attenzione ai nostri pensieri, perché la realtà noi e gli altri verranno condizionati, in bene e in male. A questo punto meglio ripetere pensieri positivi, così da produrre risultati positivi, non credi?

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