Deficit di Natura

“Se vuoi essere felice per un’ora, inebriati; se vuoi essere felice per tre giorni, prendi una donna; se vuoi essere felice per tre mesi, macella un maiale e mangialo in tre mesi; ma se vuoi essere felice per una vita, fa il giardiniere”. Proverbio cinese

L’essere umano è vissuto per millenni avvolto dalla natura e per lungo tempo la natura è stata al centro della vita dell’uomo.

Ora la vita nelle grandi città, dove tutto è artificiale, lo ha posto in una situazione di isolamento e separazione dall’ambiente naturale definita “sindrome da segregazione”.

L’assenza di contatto con gli elementi naturali, o Deficit di Natura, contribuisce a generare stati d’animo negativi come ansia, disturbi dell’umore, iperattività, aggressività.

“Un giardino è un insegnante eccelso.
Insegna la pazienza e l’attenzione;
insegna l’operosità e la frugalità:
insegna soprattutto la fiducia totale.”

Gertrude Jekyll

Richard Louv è stato il primo a parlare dell’esistenza di un

“Disturbo da Deficit di Natura”, Nature deficit disorder,

che non è una malattia vera e propria, ma una condizione di vita, un modo di essere.

Nel suo libro “L’ultimo bambino nei boschi: salvare i nostri figli dal disturbo da carenza di natura”, ha descritto le conseguenze del distacco dalla natura sulla psiche di bambini e adolescenti.

Secondo Louv il contatto con alberi, prati, animali e specchi d’acqua soprattutto nei bambini potrebbe ridimensionare l’aumento dei disturbi dell’attenzione e delle sindromi depressive, dell’aggressività e dei disturbi dell’apprendimento.

“Nel 2002 un altro studio britannico scoprì che un bambino di otto anni medio identificava facilmente i personaggi delle carte dei Pokémon, mentre faceva fatica a distinguere le varie specie naturali indigene della sua zona. In altre parole, Pikachu, Metapod e Wigglytuff erano nomi più famigliari ai ragazzini rispetto a lontra, coleottero e quercia”

Richard Louv

Per ripristinare il più possibile il contatto con la natura e favorire la  capacità naturale di guarigione sono nati i giardini terapeutici, healing gardens, che utilizzano principalmente la relazione fra uomo e natura.

“ Un ospedale dovrebbe essere accessibile, non racchiuso da alte mura … Il giardino dovrebbe essere collegato direttamente all’ospedale, o meglio ancora, circondarlo. Poiché  vedere dalle finestre fioriture e scenari felici fa rinvigorire il paziente, e poi un giardino vicino crea nei pazienti il desiderio di fare una passeggiata … Le piante, dunque, dovrebbero crescere lungo sentieri asciutti con alcune panche e sedie … Il giardino di un ospedale dovrebbe avere tutto l’occorrente per promuovere l’utilizzo della natura per promuovere una vita sana. Questo ambiente dovrebbe aiutare a dimenticare le proprie debolezze e preoccupazioni, incoraggiando un atteggiamento positivo … Gli spazi nel mezzo potrebbero essere lasciati a prato, con aiuole colorate … Ruscelli rumorosi dovrebbero scorrere attraverso i campi fioriti, e, attraverso gli arbusti in ombra, il rumore delle allegre cascate giungerebbero al vostro orecchio. Le piante con fragranze rinvigorenti dovrebbero essere raggruppate assieme. I numerosi uccelli canori verranno attratti dall’ombra, dalla pace e dalla libertà. E le loro canzoni rallegreranno i molti cuori deboli. “

Roger Ulrich

L’obiettivo principale dei giardini terapeutici non è quello di curare il paziente, ma quello  di migliorare la qualità di vita.

Il contatto con la terra, con le forme, i colori, i profumi, le ombre e luci dei vegetali, trasmette  sensazioni rilassanti e stimola i sensi.

Soprattutto per i bambini è fondamentale trascorrere del tempo all’aria aperta, in mezzo alla natura e lontano dalle mura di casa.

Lo spazio aperto e gli ambienti naturali permettono di sviluppare le loro capacità fisiche, correre, saltare, camminare, fortificarsi.

L’ambiente naturale può essere considerato un luogo di cura e di prevenzione, da ricercare il più possibile.

“ I bambini sono fiori da non mettere nel vaso:
crescono meglio stando fuori con la luce in pieno naso.
Con il sole sulla fronte e i capelli ventilati:
i bambini sono fiori da far crescere nei prati.”
Roberto Piumini

Il Rescue Remedy (Rimedio di Pronto Soccorso)

è il rimedio più conosciuto tra i Fiori di Bach,

restituisce la calma nelle situazioni difficili o stressanti ed è indispensabile in tutte le situazioni di emergenza, shock, ansia, paura.

Il Dr Bach aveva ideato questa miscela per far fronte alle situazioni di emergenza e di crisi, quando non c’è il tempo di preparare una combinazione di rimedi adatta.

E’ una combinazione di 5 Fiori che formano un rimedio unico:

Star of Bethlehem per alleviare le conseguenze dello shock

Rock Rose per la paura molto intensa, il terrore, il panico

Cherry Plum per la sensazione di perdere il controllo e/o nei casi di perdita di controllo

Clematis per la sensazione di svenimento, per lo stato confusionale e di torpore

Impatiens per l’agitazione, la tensione e l’irritabilità

“Ho letto molto e trovato soltanto incertezza, 
menzogna e fanatismo. Delle cose essenziali so poco più di quanto 
non sapessi quando ero lattante. Io preferisco piantare, seminare ed essere libero.”

Voltaire

“In nessun altro luogo, i piaceri dell’intelletto, della frequentazione sociale, della musica, della poesia e persino del cibo, dell’esercizio fisico e del riposo, saranno tanto intesi quanto in un giardino”

Sir George Sitwell

” Il giardino è un posto fuori dalla terra; è un posto 
che fa accedere al paradiso, ma che può essere già paradiso.” 

San Giovanni della Croce

“Un giardino è una cosa da cui dobbiamo essere stati scacciati; altrimenti come lo avremmo potuto abbandonare?”

Rudolf Borchardt

 

 

There are 5 comments.

  1. Ciao Maddalena ,interessante è vero purtroppo l’uomo vive circondato da cemento dimenticando completamente la sua vera natura.Ti abbraccio

    • In reply to Roberta

      Grazie Roberta. Ci si dimentica troppo spesso del verde ma purtroppo l’uomo non potrebbe sopravvivere sulla terra senza gli alberi e tutto il regno vegetale, al contrario loro sopravviverebbero benissimo senza di noi. Dobbiamo averne cura e farci curare da loro…

  2. Interessantissimo questo tuo messaggio. Pieno di verità che pochi se ne rendono conto

  3. Grazie mille Maddalena, interessantissimo questo tuo messsaggio

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