Le quattro fasi del perdono

“Perdonando non dimentichiamo, non cancelliamo ciò che ci è stato fatto, semplicemente sciogliamo il legame con chi ci ha fatto soffrire, e ci liberiamo dai vincoli che ci intrappolano all’altro.”

Elena Benvenuti  


Prendere le distanze

 “Per cominciare a perdonare è bene allontanarsi e non pensare per un po’ alla persona o all’evento. Non si tratta di lasciare qualcosa di incompiuto, ma di prendersi una sorta di vacanza.”

Clarissa Pinkola Estés

Prendere le distanze significa fare cose interessanti e belle che ci rafforzano e lasciare che la questione cada per qualche tempo. Lasciamo uno spazio per rafforzarci e per godere di altre felicità, così le offese tormentano molto meno.

Astenersi

“Potete trattenervi dal mugugnare, dall’agire in modo risentito e ostile. Astenersi significa praticare la generosità.”

Clarissa Pinkola Estès

La seconda fase consiste nell’avere pazienza, resistere e incanalare l’emozione,  per sospingere la questione in un posto preciso senza lasciarla fluttuare ovunque.


Dimenticare

“Dimenticare è un gesto attivo, non passivo. Significa non sollevare taluni materiali, non continuare a rigirarli non fomentarli con pensieri, immagini, emozioni ripetitivi.”

Clarissa Pinkola Estés

Perdere di vista l’oggetto della questione e non voltarsi indietro ci aiuta a vivere paesaggi nuovi e nuove esperienze a cui pensare. Permette di mettere a riposo l’emozione che avvolge la memoria.

Perdonare

“Come sapere se si è perdonato? Proverete più dispiacere che rabbia, la persona vi farà più pena che rabbia.”

Clarissa Pinkola Estés

Il perdono è un atto creativo.

E’ la decisione conscia di smetterla di nutrire risentimento e rimettere il debito.

Potete perdonare per ora, fino alla prossima volta, perdonare ma non offrire ulteriori possibilità. Potete dimenticare un’offesa in parte, per metà, o del tutto.

Lasciar perdere anche se l’altro non ha in alcun modo restituito nulla.

“Attraverso le prove noi impariamo le lezioni della vita. Le prove non sono fatte per distruggerci: sono fatte per sviluppare il nostro potere.
Esse fanno parte della naturale legge dell’evoluzione e sono necessarie per avanzare da un livello più basso ad uno superiore. Tu sei molto più forte di tutte le tue prove.”
Paramahansa Yogananda

Image courtesy of The Bach Centre

Holly

Holly è per coloro che soffrono di gelosia, invidia, rabbia, odio o desiderio di vendetta. Queste persone possono diventare dispettose e a volte irascibili e violente o lasciarsi andare ad accessi di collera.

La qualità positiva che sviluppa questo rimedio è l’amore e l’apertura di cuore, come diceva Bach, 

“Holly apre il nostro cuore e ci rende un tutt’uno con l’amore divino”.


 La descrizione del Dr Bach:
“Per chi a volte viene assalito da pensieri come la gelosia, l’invidia, la vendetta, il sospetto. Per tutte le forme di risentimento. Queste persone possono soffrire molto nel proprio intimo e spesso senza che ci sia una causa reale della loro infelicità.”


“Allo stesso modo il perdono ci permette di chiudere e rimarginare una ferita psichica, di lenirla e disinfettarla, ci permette di non sentire più dolore.”

Elena Benvenuti

“Il perdono ci concede di prendere distanza da una situazione per poterla vedere nel suo complesso e comprendere alla fine che l’altro è diverso da noi, sempre.”

Elena Benvenuti

Perdona, non perché loro meritano il perdono,

ma perché tu meriti la pace.

 

 

There are 8 comments.

  1. Molto interessante.
    Credo che il dolore maggiore derivi dal capire che certi bellissimi momenti vissuti non torneranno più, sopprattutto dopo i 70 anni.

  2. Pingback: Catene invisibili - The Bach Flowers

  3. come posso perdonare se dall’altra parte non c’è il pentimento , o la voglia di riparare ?

  4. Per un premio come la libertà si può tutto … con fatica ma si può , non è detto che si riesca …

  5. Bell’articolo Maddi,….. Il perdono..
    Tanta fatica ci vuole per metterlo in pratica.. A volte proprio non mi va proprio di perdonare.. Forse perché deve arrivare spontaneamente ?
    Un bacio Amanda

    • In reply to Amanda

      Cara Amanda, ci vuole fatica, non è per niente facile, ma alla fine il premio è che si torna liberi, liberi dalla rabbia e dal risentimento e liberi e lontani dalla persona o dall’evento che ci ha fatto tanto male. Penso che richieda tempo e volontà, personalmente non è mai arrivato spontaneamente. Le parole del mio Maestro sono state queste: “Perdonate! E siate felici!”

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