Falso allarme

“Nulla l’uomo teme di più che essere toccato dall’ignoto.“

Elias Canetti

La paura è un meccanismo di sopravvivenza,

che prepara il corpo alla fuga o alla lotta.

“È già problematico non farsela addosso davanti a un serpente, un orso o un lupo mannaro, figuriamoci quando la paura non proviene da cose che abbiamo davanti ma da ciò che potrebbe accadere.”

Luca Pani

Spesso proviamo paura e ci sentiamo in pericolo, ma è un falso allarme.

La mente può trasformare un semplice stimolo in qualcosa di minaccioso: ingigantiamo scenari e diventiamo prigionieri di paure che non esistono davvero, vediamo un pericolo dove non c’è, confondiamo una corda per un serpente.

 

“Gli psichiatri la definiscono ansia o angoscia (che è peggio) anticipatoria. In questi casi tutto è reale: un incubo, un film dell’orrore, un racconto. E reali possono essere i ricordi di quel libro, di quel sogno e di quel film, indipendentemente dalla realtà, perché non sempre si può distinguere quanto la paura sia reale o immaginaria. In certi casi il terrore di ciò che potrebbe accadere è molto più vivido e vero di ciò che sta realmente accadendo e la paura della paura diventa più nitida, praticamente dolorosa.” 

Luca Pani

Chiedersi se la paura sia reale o solo mentale è un esercizio potente. Le sensazioni e i sentimenti che proviamo non sono trasferibili e li possiamo conoscere soltanto noi.

Guardando indietro, la maggior parte delle nostre paure si rivela infondata. La soluzione è quindi tornare al presente: respirare, osservare, dare un nome, una forma e una dimensione concreta alle nostre paure aiuta a ridimensionale.

“La paura non di “ciò che è” ma di “ciò che potrebbe essere” è una di quelle più difficili da curare. Perché è antichissima, primordiale.”

Luca Pani

La paura nasce spesso dal non conoscere: non conoscere le nostre fragilità, le nostre risorse, la nostra natura profonda.

Riuscire a osservarla da vicino senza evitarla la può indebolire, facendoci recuperare padronanza. Se accolte e ascoltate, le nostre paure possono trasformarsi e attivare risorse profonde.

“Circolando nervosamente, come un uomo ansioso fa ancora oggi, le sentinelle delle popolazioni primitive scrutavano l’orizzonte, annusavano l’aria alla ricerca di qualche segnale che giustificasse quel peso che si sentivano addosso. Mentre i coraggiosi scoprivano nuovi territori e rientravano con le prede, i pavidi curavano la prole come nessun altro avrebbe saputo fare. L’evoluzione non butta via mai niente ed è grazie a questo che la paura della paura è arrivata sino a noi.” 

Luca Pani 

Il coraggio non è assenza di paura,

ma attivare risorse per muovere piccoli passi nonostante la paura.

E’ un allenamento quotidiano, affrontare gradualmente ciò che ci spaventa ci rende più forti, consapevoli e liberi. Ogni piccolo gesto fuori dalla zona di comfort rafforza la nostra sicurezza e la nostra resilienza.

 

“Ho paura della paura; paura degli spasmi del mio spirito che delira, paura di questa orribile sensazione di incomprensibile terrore. Ho paura delle pareti, dei mobili, degli oggetti familiari che si animano di una specie di vita animale. Ho paura soprattutto del disordine del mio pensiero, della ragione che mi sfugge annebbiata, dispersa da un’angoscia misteriosa.”

Guy de Maupassant

ASPEN

E’ il rimedio per le paure che non hanno un motivo conosciuto. E’ per l’inspiegabile apprensione o premonizione di “qualcosa” di incombente.

Aspen aiuta le persone che vivono questo stato a comprendere a prendere coscienza della propria sensibilità, a considerarle nella giusta prospettiva e a sfruttarla in modo costruttivo.

Aspen – Copyright 2015 © Thebachflowers – Autore del progetto grafico: Alessandro Canu

Aspen

Paure vaghe, sconosciute, per le quali non si sa dare alcuna spiegazione, né una ragione. Eppure il paziente può essere spaventato dalla sensazione che stia per accadere qualcosa di terribile, ma non sa che cosa. Queste paure vaghe, inspiegabili possono tormentare di notte o di giorno. Chi ne soffre spesso prova timore a parlare agli altri del proprio turbamento.”

Edward Bach, I dodici guaritori e altri rimedi, Edizione definitiva 1941 

“Tre cose tengono l’animo quieto e tranquillo: lasciarci dietro quel che non ci serve,  non intrappolarci dentro situazioni inutili,  e non preoccuparci né delle cose  che dovranno avvenire né di quelle già avvenute.”

Aristippo

“Sono inquieta. Le cose mi stanno chiamando. Le stelle tirano di nuovo i miei capelli.”

Anaïs Nin    

“Che cosa significa vivere con la pelle troppo sottile? Si può essere ”senza pelle” quando ci si sente esposti, privi di difese.”

Massimo Recalcati

«Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe agli uomini come realmente è: infinita.»

William Blake

PHOTO CREDITS: UNSPLASH

 

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