Troppa sensibilità

“L’ipersensibilità si può trasformare da svantaggio in vantaggio, a patto di imparare a gestirla nel modo giusto.”

Christel Petitcollin

 

Le persone sensibili vivono ogni esperienza in profondità: parole o gesti che ad altri appaiono leggeri o spiritosi possono risultare forti e dolorosi.

“Suscettibilissime, le persone ipersensibili si sentono subito ferite dalle critiche, dai rimproveri, dalle prese in giro o dai secondi fini dei loro interlocutori, che intuiscono istintivamente.”

Christel Petitcollin

A causa della troppa sensibilità anche una singola parola o una frase detta con un certo tono possono provocare una ferita interiore, mentre altri potrebbero considerare tutto ciò irrilevante.

Quando una mancanza di rispetto non viene elaborata, la sofferenza emotiva può trasformarsi in rabbia, malumore o in un tormento costante.

“E’ molto frustrante percepire una marea di informazioni e scontrarsi col fatto che gli altri non le hanno registrate e pertanto tendono a negarle.”

Christel Petitcollin

La troppa sensibilità può essere accentuata da carenze affettive o da traumi vissuti in passato.

Per questo motivo, chi è più ricettivo tende a dare grande importanza a dettagli che gli altri nemmeno notano: il tono della voce, le parole pronunciate, le espressioni del volto, la gestualità delle persone con cui entra in contatto.

 

“La rabbia non è di per sé sbagliata, ma la mancanza d’amore può causare problemi. Vittima di interferenze di natura fisica o non fisica, una persona può reagire dimostrandosi oltraggiata: sin qui la risposta è naturale e legittima. 

Julian Barnard

Quando la natura sensibile non viene compresa o rispettata, l’isolamento può diventare l’unico modo per proteggersi.

Sentirsi sbagliati porta a trattenere le emozioni, finché l’accumulo diventa insostenibile. Anche un piccolo episodio di mancanza di rispetto può allora generare una sofferenza profonda, alimentata dalla sensazione di essere abbandonati, rifiutati o non amati. È come rinunciare alla speranza di ricevere, un giorno, la stessa attenzione e cura che si è capaci di donare agli altri.

 

“Il problema sorge quando il fatto di sentirsi oltraggiati diviene abituale: chi è abitualmente arrabbiato è probabilmente soggetto a uno stimolo continuo che lo rende tale. L’invasione o aggressione che mina il senso del sé deprime al tal punto le difese naturali che una parte dell’essere cede; diventa per così dire un territorio occupato.” 

Julian Barnard

Accogliere e accettare le proprie emozioni è il primo passo per imparare a gestirle. La fiducia in sé nasce dall’amarsi e accettarsi così come si è, con le proprie luci e le proprie ombre. Vivere la sensibilità come una risorsa significa trasformarla in forza e consapevolezza.

Autostima, fiducia e amore diventano allora gli strumenti che ci aiutano a fronteggiare l’ignoranza e la mancanza di rispetto con cui a volte veniamo in contatto.

Non chiedere mai scusa per la tua sensibilità o emotività. Mostrare le tue emozioni è un segno di forza, non di debolezza”

Ignacio Novo

 

Holly

Holly è per coloro che soffrono di gelosia, invidia, rabbia, odio o desiderio di vendetta. Queste persone soffrono molto nel proprio intimo e possono diventare a volte irascibili e lasciarsi andare ad accessi di collera.

La qualità spirituale positiva che sviluppa questo rimedio è l’amore e l’apertura di cuore, è lo stato umano ideale per eccellenza, verso cui si tende durante la vita sulla terra.

Come diceva Bach, “Holly apre il nostro cuore e ci rende un tutt’uno con l’amore divino”.

Holly – Copyright 2015 © Thebachflowers – Autore del progetto grafico: Alessandro Canu

Holly

 “Per quelli che talvolta vengono assaliti da pensieri di gelosia, invidia, vendetta, sospetto. Per le diverse forme di contrarietà e corruccio. Possono soffrire molto nel proprio intimo, benché spesso non vi sia una reale causa a giustificare tale infelicità.”

Edward Bach

I dodici guaritori e altri rimedi, Edizione definitiva 1941

“Per guarire devi arrivare alla radice della ferita e risalire a forza di baci.” 

Rupi Kaur

“Non essere amati è una semplice sfortuna, la vera disgrazia è non amare.”

Albert Camus

“La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.”

Hermann Hesse

 “Amare, non significa nutrire un sentimento per qualcuno, bensì vivere nell’amore e fare ogni cosa con amore: parlare, camminare, mangiare, respirare, studiare con amore. Amare significa aver accordato tutti i propri organi, tutte le proprie cellule e tutte le proprie facoltà, affinché vibrino all’unisono nella luce e nella pace. L’amore è dunque uno stato di coscienza permanente. Colui che ha raggiunto quello stato di coscienza sente che tutto il suo essere è impregnato di fluidi divini, e tutto ciò che fa è una melodia.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

PHOTO CREDITS: UNSPLASH

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