Il Clan delle Cicatrici

 

 

Quando i Giapponesi riparano un oggetto rotto, ne valorizzano ogni singola crepa attraverso un procedimento sofisticato, che prende il nome di “tecnica Kintsugi“ (riparare con l’oro).

Invece di buttare via i pezzi li rimettono insieme e tra un pezzo e l’altro mettono dell’oro fuso e così, una volta ricomposto il vaso, le “ferite” brillano.vaso2

Secondo i Giapponesi infatti, il risultato dell’unione dei pezzi frantumati, simboleggia la vita ed i cambiamenti che essa porta con sé. E proprio come noi siamo orgogliosi di aver superato con successo delle difficoltà, così anche il vaso è fiero di mostrare i segni di ciò che ha superato con fatica.

Noi Europei diciamo che “un vaso rotto non sarà mai come prima”, per dire che quando spezzi un legame non riavrai mai più ciò che c’era prima, mentre i Giapponesi dicono “un vaso rotto sarà più bello di prima”, perché saprà di vissuto, proprio come un legame spezzato e rinsaldato con più forza.

Con la tecnica Kintsugi ogni oggetto ritrova così l’unicità, diventa speciale per l’intreccio casuale e unico della molteplicità delle proprie ferite. Non solo non c’è alcun tentativo di nascondere il danno, ma anzi la riparazione del vaso viene letteralmente illuminata di una nuova luce. E’ creare nuove armonie, è impreziosire ciò che era già bello, è la bellezza nel difetto. La ferita non è più una colpa, qualcosa di cui vergognarsi, ma è un simbolo, uno stemma da portare con fierezza.  Rimettere insieme i pezzi da più forza, così un legame spezzato, rotto o lacerato, volendo lo si può rinsaldare con più forza, unire con fili come i metalli preziosi.

Star of Bethlehem è indicato in tutte le manifestazioni che derivano da uno shock fisico, spirituale e mentale, antico o recente. Bach lo definiva “il rimedio consolatore dell’anima”, “capace di alleviare le sofferenze”. Star of Bethlehem è uno dei 5 Fiori del Rescue Remedy, adatto nelle situazioni di emergenza, ma utile anche nel caso in cui il trauma o una perdita vissuti in passato non siano stati elaborati completamente. Il suo effetto è quello di consentire alla persona di riconquistare la serenità.

Star of Bethlehem

 

E’ una buona idea calcolare l’età non in base agli anni, ma in base alle cicatrici di guerra. E se vi chiederanno qual è la vostra nazionalità, la vostra origine etnica o la vostra ascendenza, rispondete con un sorriso enigmatico: “Il Clan delle Cicatrici”.   Da “Donne che corrono coi Lupi” di Clarissa Pinkola Estes.

There are 5 comments.

  1. Brava Maddi! Sempre più interessante ! Hai trovato il modo di creare il gruppo di aficionadas ?

  2. È vero noi diventiamo più forti dalle nostre cadute anche se fanno male e ci lasciano dei segni… Fanno parte di quello che siamo e di quello che abbiamo costruito… Grazie Maddy il tuo sito è facile ed immediato arriva al cuore e ci fa pensare.

  3. Sono d’accordo. La filosofia del vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto!

  4. Condivido pienamente quanto letto sopra, cicatrice significa dolore superato.
    Ciò che è superato é imparato, appreso, non può che diventare bellezza interiore.

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