“Se levi Gesù, Natale può diventare soltanto un’orgia di cibo, un’orda di sorrisi finti e un mucchio di auguri vuoti.”
Don Dino Pirri
Quando il mondo esterno appare luminoso e perfetto, può emergere uno strano disagio, sottile e difficile da spiegare.
“Se ci diamo una mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno.”
Gianni Rodari
Seguendo il ritmo e le consuetudini degli altri, ci ritroviamo a compiere gesti quasi automatici e a pronunciare parole prevedibili.
Ci scopriamo a sorridere per adattarci, non per un autentico sentimento di gioia, con la sensazione che essere davvero noi stessi possa creare distanza invece che connessione.
“Ma il Natale è ancora una festa cristiana? Mi sono posto questa domanda quando mi è stato chiesto che cos´è il Natale per l´ateo che non crede in Dio, per l´agnostico che non sa se Dio c´è, per il laico che nelle sue scelte etiche prescinde dalla nozione di Dio? E la risposta che mi sono dato guardando le pratiche natalizie degli acquisti e dei consumi è che nella nostra cultura il Natale è già ateo, o se preferite agnostico, certo profondamente laico. Di cristiano è rimasto solo il rito che si ripete, la ricorrenza che ritorna, la festa che, come nessun’altra, è davvero “comandata”.”
Umberto Galimberti
Ogni volta che scegliamo di non esprimere le nostre emozioni più vere, sentiamo il peso di recitare una parte per non rompere un’armonia apparente.
L’impossibilità di essere autentici e l’obbligo di mostrare solo gioia e benessere finiscono per separarci profondamente dal mondo esterno.
“Il Natale è l’amore in azione.
Ogni volta che amiamo, ogni volta che doniamo, è Natale.”
Dale Evans
La tensione tra ciò che mostriamo e ciò che sentiamo genera, prima o poi, il desiderio di abbassare le difese.
Desideriamo smettere di fingere, lasciare cadere il sorriso di circostanza e ritrovare un contatto più sincero con noi stessi e con gli altri.
“Non importa cosa trovi sotto l’albero, ma chi trovi intorno.”
Stephen Littleword
Nasce così il bisogno di sincerità emotiva: relazioni semplici, senza maschere né ruoli da sostenere, parole genuine capaci di nutrire davvero.
Essere o non esserediventa una scelta interiore:
restare fedeli a se stessi o perdersi nel rumore esterno e nei doveri, rinunciando all’occasione di una vera trasformazione interiore.
“Colui che ha una grande ricchezza in se stesso è come una stanza pronta per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia in mezzo alla neve e al ghiaccio della notte di dicembre.”
I caratteri Agrimony provano una forte esigenza di armonia. I contrasti e le disarmonie che avvertono nel proprio ambiente li fanno soffrire e hanno la tendenza a tormentarsi per i piccoli inconvenienti della vita quotidiana. Nello stato Agrimony negativo si ha difficoltà a manifestare all’esterno ciò che si prova a livello interiore. Si tenta di nascondere i pensieri tormentosi e l’inquietudine interiore dietro una facciata di allegria e spensieratezza. La superficie deve apparire perfetta, anche se all’interno regna il caos.
Agrimony le libera dall’angoscia, dalla preoccupazione, dalla paura che vivono e che nascondono agli altri e le aiuta a riconoscere e condividere quelle pene e ansie, che hanno sempre cercato di reprimere.
“Persone gioviali, allegre, piene di buonumore che amano la tranquillità e sono disturbate da litigi o contrasti, onde evitare i quali sono disposti a grandi rinunce.
Benché generalmente tormentate da problemi, irrequiete e preoccupate nel corpo o nello spirito, nascondono tali crucci dietro il proprio buonumore e il loro essere burlone e sono considerate ottimi amici da conoscere. Sovente fanno uso eccessivo di alcool o droghe, per stimolare ed aiutare se stesse a portare le proprie croci con leggerezza.”
Edward Bach, I dodici guaritori e altri rimedi, Edizione definitiva 1941
“Quelle luci di Natale illuminano la strada…
Forse la riporteranno da me, allora tutti i miei problemi saranno scomparsi…
Oh Le luci di Natale continuino a risplendere.”
Coldplay
“Poi il Grinch pensò a qualcosa che non aveva mai pensato prima. E se il Natale, pensò, non venisse da un negozio? Che cosa succede se il Natale, allora, significa forse qualcosa di più?
Dr. Seuss
“L’infanzia è credere che con un albero di Natale e tre fiocchi di neve tutta la terra viene cambiata.”
André Laurendeau
“Fatti un regalo per Natale: perdona qualcuno che ti ha fatto del male. Libera il tuo cuore da questo peso e lascia che ritorni a sorridere.”
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