Alzare le vibrazioni

“Qualsiasi cosa, se rimane a lungo uguale a se stessa,

finisce per esaurire a poco a poco la propria energia.”
 

Haruki Murakami
 

Ogni momento di passaggio difficile e complicato può essere visto

come un buco nero in cui cadere

oppure come una porta da attraversare.

Se manteniamo l’attenzione sui pensieri negativi,

che ci rendono costantemente nervosi e pessimisti, cadremo nel buco nero.

Tutto dipende dalla nostra decisione.

“Se cogli l’occasione per guardare te stesso, per ripensare alla vita e alla morte, per prenderti cura di te stesso e degli altri, allora attraverserai il portale.
Questo è tutto ciò che puoi fare ora:
Serenità nella tempesta
Mantieni la calma, prega ogni giorno
Prendi l’abitudine di incontrare il sacro ogni giorno..
Mostra resistenza attraverso l’arte, la gioia, la fiducia e l’amore!”

Capo indiano Hopi, Aquila Bianca

Cogliere i momenti di crisi come occasioni per riconsiderare la propria vita

e prendersi cura di sè

può trasformare il buco nero in una porta da attraversare.

Attraversare il portale

significa avere affrontato paure e difficoltà e avere una nuova visione del mondo.

“Prendi la prospettiva di un’aquila,

che vede tutto dall’alto con una visuale più ampia.”  

Capo indiano Hopi, Aquila Bianca
 

Ognuno di noi ha il diritto di essere forte e positivo,

essere tristi o angosciati non aiuta affatto.

L’unica via per alzare le vibrazioni e volare alto

è dunque quella di mantenere un atteggiamento felice e leggero.

E’ una strategia di resistenza.

E’ attraverso la gioia che si riesce a resistere!

“C’è un rito di transizione nello sciamanesimo, che si chiama “ricerca della lungimiranza”. Si trascorrono alcuni giorni nella foresta, senza acqua, senza cibo e nessuna protezione. Ecco perché adesso è richiesto che tu ti dia l’opportunità di usare questo momento per mettere in atto i tuoi rituali, per trovare la tua visione.
Resisti!”

Capo indiano Hopi, Aquila Bianca


“L’azione di questi rimedi è di risvegliare le nostre vibrazioni e di aprire i nostri canali per ricevere il nostro sé spirituale, per pervadere la nostra natura con la particolare virtù di cui abbiamo bisogno, e di purgarci dal difetto che causa il male. Essi sono in grado come la bella musica, o qualsiasi cosa che gloriosamente elevandosi ci dia l’ispirazione, di innalzare la nostra vera natura, e portarci più vicini alla nostra anima; e tramite quell’azione autentica, per recarci pace e alleviare le nostre sofferenze.
Essi curano, non attaccando la malattia, ma pervadendo il nostro corpo con le stupende vibrazioni della nostra natura più alta, alla cui presenza la malattia si scioglie come la neve alla luce del sole.”

Edward Bach

Image courtesy of The Bach Centre

Sweet Chestnut

Per chi sente di essere arrivato al limite della sopportazione e non riesce a vedere la fine della sofferenza e del dolore. Non vede la luce alla fine del tunnel e ritiene che la vita non abbia più senso di essere vissuta. Per chi si sente talmente depresso e scoraggiato da abbandonarsi alla disperazione.
Sweet Chestnut  aiuta a comprendere la pena profonda in modo che la luce possa riapparire riportando speranza e sostituendo il dolore con la convinzione che possa esistere un futuro.

Sweet chestnut – Copyright 2015 © Thebachflowers – Autore del progetto grafico: Alessandro Canu

 
 Sweet Chestnut

“Per quei momenti in cui l’angoscia è così grande da sembrare insopportabile. Quando la mente o il corpo sentono di essere arrivati al limite della sopportazione e stanno per cedere. Quando sembra che non resi altro che distruzione e annientamento da affrontare.”

Edward Bach

“Il mondo appartiene a quelli che hanno la maggiore energia.”

Visconte Alexis de Tocqueville

“Se dall’universo arrivano cose buone, questo sarà di aiuto.”

Capo indiano Hopi, Aquila Bianca

“E’ di fronte a tragedie così immense che si può decidere di reagire, o di fuggire da tutto, anche dai propri sogni.”

Chiara Malavasi

Adesso

Adesso è forse il tempo della cura.

Dell’aver cura di noi, di dire noi.

Mariangela Gualtieri

“Chi vola alto è sempre solo.”

 Rudolf Nureyev

 PHOTO CREDITS: UNSPLASH

 

 

 

 

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