Dal Fare all’Essere

“Quando esco di casa per una passeggiata,

senza sapere dove volgerò i miei passi,

lascio che sia il mio istinto a decidere per me.”

Henry David Thoreau

Ci hanno insegnato da piccoli

che l’ozio è il padre dei vizi.

“Sbadiglia

e getta un’occhiata sul vuoto infinito che ti circonda.”

Veronique Vienne

Molte persone senza rendersene conto

trascorrono la propria vita come criceti nella ruota,

girando in tondo in una sequenza di azioni sempre uguali.

A volte nei casi gravi la ruota per troppa velocità

si stacca e rotola all’impazzata.

“Alla fine della giornata è molto importante sgombrare la mente

e lasciar vagare per un po’ i propri pensieri. 

Per poterlo fare devi rimanere abbandonato per un po’

e aspettare che la tua testa ritorni ai suoi sensi.

Non muoverti finchè il tuo cervello

non è tornato sano e salvo nel cranio.”

Veronique Vienne

La nostra società ci spinge a non perdere tempo,

a inseguire il successo con ritmi sempre più frenetici

e ha generato un enorme gruppo di persone

incapaci del riposo e ancor meno dell’ozio.

I “Forzati del Fare”

sono sempre stanchissimi

e alla domanda “Come stai?”

rispondono sempre SONO SFINITO!.

Ogni giorno con mille sollecitazioni non si fermano mai

e la notte i pensieri trascurati durante il giorno si ripresentano

togliendo tempo prezioso al sonno.

“Standotene lì fermo, senti la tensione propagarsi in tutto il corpo.

Posso dare solo una sbirciatina? Non arrenderti.

Mentre tieni duro, pensa a questo:

non aprire la posta è come sfidare a braccio di ferro

una delle più intense forze di gravità dell’universo:

l’ETICA PURITANA DEL LAVORO.”

Veronique Vienne

L’unico gesto di autoguarigione

che può liberare da questo automatismo è:

non fare niente,

consapevoli di non fare niente.

“Poltrire la sera è un’attività privata e richiede pazienza. 

Alcune delle nostre riflessioni più acute

nascono quando la mente è in una pausa sabbatica.”

Veronique Vienne

Bisogna resistere e poi lasciarsi andare ogni tanto al

NIENTE.

Rallentare il ritmo dell’esistenza e riprendere fiato.

Spostarsi dal Fare all’Essere.

“Punta i piedi

e resisti alla tentazione di agitarti,

affannarti e…

darti da fare.”

Veronique Vienne

Stare e sperimentare l’immobilità e il silenzio.

Guardare fuori dalla finestra e non pensare a nulla.

L’ozio porta nuove idee

ed è un piccolo rivoluzionario gesto d’amore verso se stessi.

“Isaac Newton intuì la legge di gravitazione universale mentre era seduto sotto un albero.

Benjamin Franklin inventò il parafulmine mentre stava facendo volare un aquilone.

Thomas Edison giunse all’idea della lampadina a filamento

mentre giocherellava ad appallottolare residui di kerosene.

Albert Einstein meditava sui misteri dell’universo con un gatto in grembo.

Perciò, non alzarti subito.

Dai un contributo alla scienza.

Resta disteso più a lungo che puoi.”

Veronique Vienne

Image courtesy of The Bach Centre

OAK

E’ per coloro che possiedono uno spiccato senso del dovere.

L’eccesso di lavoro e il conseguente abuso delle proprie risorse fisiche è una caratteristica molto comune alle persone Oak la cui naturale reazione sarebbe quella di ignorare i segnali di stanchezza.

Oak aiuta a ristabilire l’innato vigore,

ma comprendendo la necessità di riposare.

Oak – Copyright 2015 © Thebachflowers – Autore del progetto grafico: Alessandro Canu

OAK

“Per coloro che lottano e si battono con forza per guarire o per svolgere il loro lavoro. Tenteranno una cosa dopo l’altra benché il loro caso possa sembrare privo di speranza. Continueranno a combattere. Sono insoddisfatti di sè stessi se una malattia interferisce con i loro doveri o con la possibilità di aiutare gli altri. Sono persone coraggiose che sanno far fronte a grosse difficoltà senza perdere la speranza né diminuire lo sforzo.”

Edward Bach

“Chiunque pratichi la non azione

è occupato a non essere occupato.”

Lao Tse

“Sai come si fa a fischiettare, vero?

Basta che increspi le labbra e soffi.”

Lauren Bacall

“Se l’ozio è il padre dei vizi, perché in carcere non si lavora?”

Gian Luca Boggia

“Prestare attenzione al respiro è come camminare sulla corda che collega la coscienza con l’universo inconscio. Cerca di farlo e sperimenta l’inebriante vertigine della pienezza della mente. Ma fai attenzione: non è facile mantenere il controllo di sé.”

Veronique Vienne

PHOTO CREDITS: UNSPLASH

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