La rinuncia

“Non occorre essere perfetti, ma essere perfettamenti noi stessi.”

 Raffaele Morelli
 


E’ controproducente vivere il presente all’ombra di ciò che non ha funzionato,

degli sbagli, della sensazione di non essere adeguati.
 
Il ruolo che ci costruiamo nella vita può trasformarsi in una gabbia

e alimentare ansia o disistima.

“Quando si rinuncia a qualcosa,

si rimane vincolati a quella cosa per sempre.”

Anthony De Mello

Quando ci si trova in una situazione di dipendenza dagli altri, si cerca sempre di comportarsi al meglio e di corrispondere alle loro aspettative.

Nella consapevolezza di sé, dei propri limiti e delle proprie qualità,

 non c’è tensione, si mantiene apertura e flessibilità,

non si esercita alcuna pressione,

il cambiamento avviene da solo.

Una bella definizione di una persona consapevole e indipendente è quella di una persona che non marcia più al ritmo dei tamburi della società, una persona che danza seguendo la musica che sgorga dentro di lei.

“Se consentite a voi stessi di sentirvi bene quando la gente vi dice che siete O.K., vi state preparando a sentirvi male quando la gente vi dirà che non siete in gamba.”

Anthony De Mello

Finchè si vive per soddisfare le aspettative degli altri, bisogna stare attenti a come ci si veste, a come ci si pettina, al fatto che le scarpe siano sempre lucide, alle parole che si pronunciano, bisogna adeguare le proprie scelte a quelle della massa.

Riconoscere chi siamo veramente, quali sono i nostri bisogni e i nostri talenti, riuscire a spiccare il volo prima che sia troppo tardi dipende solo da noi.

“Per diventare un adulto fedele a se stesso, responsabile, impegnato, ogni adolescente deve necessariamente passare attraverso una crisi di identità.”

Erik Erickson

Concentrandoci sulle nostre debolezze ci trasformiamo in nani,

concentrandoci sulle nostre possibilità possiamo diventare giganti.
 
C’è una famosa storiella su un leone che si imbatte in un gregge e con grande sorpresa trova un leone tra le pecore.

Si trattava di un leone cresciuto nel gregge da quando era cucciolo.

Belava come una pecora e si muoveva come una pecora.

Il leone si diresse dritto verso di lui,

e quando il leone-pecora si trovò di fronte il leone vero, si mise a tremare come un fuscello

Il leone gli disse: “Cosa fai in mezzo a queste pecore?”

Il leone-pecora gli rispose: “Sono una pecora.”

E l’altro “Oh, no che non lo sei. Adesso vieni con me.”

Portò il leone-pecora fino a uno specchio d’acqua e disse. “Guarda!”

Quando il leone-pecora vide il proprio riflesso nell’acqua emise un potente ruggito.

In quel momento si trasformò e non fu mai più lo stesso.

“Nessun errore può rendere sbagliata un’intera vita. Fai del tuo presente il palcoscenico della tua intraprendenza, un modo nuovo per essere creativo.”

Raffaele Morelli

Larch

Questo rimedio ridona la fiducia a chi non ha sufficiente autostima, è convinto in cuor suo di essere destinato a fallire e non osa nemmeno tentare. In questo modo si lascia sfuggire preziose opportunità che la vita gli offre.

Larch sviluppa la capacità di agire senza preoccuparsi dell’esito poiché si è in grado di prendere l’iniziativa ed accettare eventuali rischi.

Larch – Copyright 2015 © Thebachflowers – Autore del progetto grafico: Alessandro Canu

Larch

“Per coloro che si considerano meno abili o capaci degli altri, che si aspettano di fallire nei loro intenti, che pensano non otterranno mai un successo e così non rischiano mai né fanno abbastanza sforzi per riuscire nella vita.”

Edward Bach

“Fai dei tuoi errori il tuo punto di forza per non ricaderci più, l’occasione per dire:

“la vita mi ha insegnato più sapienza.”

Raffaele Morelli

“Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso…”
 
Rainer Maria Rilke
 

“…e così l’aquila visse e morì come un pollo,

perché pensava di essere tale.”

Anthony De Mello

“L’adolescenza è il periodo in cui si è alla ricerca della propria identità, difficile da trovare attraverso lo schermo di un telefono e l’approvazione degli altri. Per trovare se stessi, è necessario essere più socievoli e meno social.”

Riccardo Camarda

PHOTO CREDITS: UNSPLASH 

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