Riaccendere i motori

“La vita non è tutta rose e fiori.

La vita ti coglie alla sprovvista,

ti fa cadere

e bisogna imparare a rialzarsi.”

Maria Beatrice Benvenuti

Di fronte alle sfide della vita molte persone

tendono a considerare il mondo ingiusto e crudele,

a ritenersi vittime di situazioni negative.

“Avevo vent’anni.

Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita.”

Paul Nizan

Questo atteggiamento nasce molto spesso da una scarsa autostima,

che rende incapaci di affrontare la vita nelle sue piccole e grandi difficoltà.

Si attribuisce così la responsabilità di ciò che accade alle sole forze esterne e questo permette di togliersi molte responsabilità, forse nel tentativo di ottenere affetto e protezione.

 

“Adoro l’ambivalenza poetica di una cicatrice.

Ha due messaggi: qui, mi sono fatta male; qui, sono guarita.”  

Louise Madeira 

 

Nei giorni negativi ci si lamenta del destino,

al quale si addossa la colpa del proprio malessere.

Ci si lamenta senza mai porsi degli interrogativi sulle cause e sugli effetti.

Si proietta all’esterno le proprie delusioni e la rabbia interiore,

per non doversi assumere la responsabilità per la propria sorte.

“Dove c’è ombra c’è anche tanta luce. Per uscire da questo stato negativo bisogna impegnarsi in modo consapevole, concentrandosi sull’aspetto luminoso degli avvenimenti.”

Mechtild Scheffer

E’ l’azione, che racconta quello che siamo

e ci permette di riaccendere il motore,

anche quando la vita ci ha messo con le spalle al muro.

Attraverso l’azione diventiamo consapevoli di non essere delle vittime e scopriamo di avere sempre un piccolo potere di cambiare gli eventi e di avere gli strumenti per diventare artefici della  nostra felicità.

“Poi il cuore di Éowyn cambiò, oppure alla fine comprese.

E improvvisamente il suo inverno passò e il sole brillò su di lei.”

J. R. R. Tolkien 

 

Image courtesy of The Bach Centre

Willow

Questo rimedio aiuta coloro che hanno vissuto qualche disgrazia o subito un torto e per questo si sentono risentiti ed amareggiati. Si soffermano sull’accaduto e non riescono ad accettarlo divenendo così introversi e pieni di autocommiserazione. Trovano difficile liberarsi da questa visione negativa che li spinge a disinteressarsi delle cose che prima facevano con gioia.

Willow scioglie il risentimento e restituisce la gioia di vivere.

Willow – Copyright 2015 © Thebachflowers – Autore del progetto grafico: Alessandro Canu

Willow

“Per coloro che hanno sofferto per avversità o sfortuna e le trovano difficili da accettare senza lamentarsi o provare risentimento, perché giudicano troppo la vita in funzione del successo che essa arreca. Sentono di non aver meritato una prova tanto grande, la trovano ingiusta e ne sono amareggiati. Spesso arrivano ad interessarsi e ad occuparsi meno attivamente delle cose che prima facevano con piacere.”

Edward Bach

 

 “Alice… Ma la cicatrice quando passa?”

“La cicatrice non passa, è come una medaglia che nessuno ti può portare via. Così, quando Zeta è grande e ormai il principe non gli fa più paura, si ricorda che ha vissuto, che ha fatto tante avventure. Che è caduto e si è rialzato.”

 “Ma perché non passa?”

“Perché è una cicatrice, se andava via con l’acqua era un trasferello.

È una cosa che fa paura, ma è anche una cosa bella: è la vita.”

 “Strappare lungo i bordi”   – Zerocalcare

“Disse la vecchia guaritrice dell’anima: non fa male la schiena, fa male il carico. Non fanno male gli occhi, fa male l’ingiustizia. Non fa male la testa, fanno male i pensieri.

Non fa male la gola, fa male quello che non si esprime o si esprime con rabbia. Non fa male lo stomaco, fa male quello che l’anima

non digerisce. Non fa male il fegato, fa male la rabbia. Non fa male il cuore, fa male l’amore, Ed è proprio lui, l’amore stesso, che contiene la più potente medicina.”

Ada Luz Marquez

“Il senso della vita è da ricercare nelle cose che si fanno ogni giorno:

 è l’agire che ci dice quello che siamo e che ci permette di ricominciare anche quando la vita ci mette con le spalle al muro.”

Umberto Galimberti

 

“La chiamano resilienza, quella capacità di tracciare sentieri dove vi sono solamente buche ed ostacoli. Quell’abilità di chi camuffa una bruttissima caduta in un magnifico volo.”

 Maria Beatrice Benvenuti

 

PHOTO CREDITS: UNSPLASH

 

There are 2 comments.

  1. La semplicità delle parole , la chiarezza di ogni tema trattato , sempre una riflessione, grazie

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